Gli strumenti

Gli strumenti da lavoro sono pochi e semplici, costruiti artigianalmente ed esclusivamente per la tessitura del tappeto.

Coltello (Ghollab): simile ad un comune coltello completamente metallico con la parte centrale molto fine e tagliente, che serve per tagliare la lana dopo aver fatto il nodo. All’estremità il Ghollab ha una parte più fine dotata di un uncino, che serve per afferrare e spostare l’ordito in modo da far passare la lana e annodarle all’ordito parallelo. Questa parte ricurva del coltello viene utilizzata esclusivamente per i tappeti particolarmente fini, dove i fili dell’ordito sono cosi fitti che e impossibile prenderli con le dita o quando gli artigiani hanno le dita talmente rovinate da non poter lavorare. Tutti i tappeti più commerciali sono annodati semplicemente con le mani.

Pettine (Shane): costituto da una decina di lamiere di metallo larghe circa 3 centimetri, distanti l’una dall’altra circa 2 millimetri con l’estremità appuntita, mentre dalla parte opposta sono raccolte insieme in modo da poterlo tenere in mano e comprimere la trama dopo ogni fala di nodi.

Forbici (Gheichi): la parte che serve per tagliare e molto piatta e larga, rispetto alle comuni forbici, mentre l’impugnatura e ricurva in modo da poter rasare il tappeto più facilmente.

Tiratrama (Pudkesh): bastoncino metallico lungo 40 centimetri spesso 3 millimetri, con un’estremità appuntita e l’altra ad anello dove viene infilato il filo della trama per poterla passare più facilmente tra i fili dell’ordito.

Il Tappeto Persiano

I tappeti persiani sono annodati a mano e ancora oggi sono realizzati come centinaia di anni fa.

Gli strumenti di lavoro sono pochi e semplici, costruiti artigianalmente ed esclusivamente per la tessitura del tappeto.

Il più importante è il telaio e nel corso del tempo non ha subito sostanziali trasformazioni, può essere orizzontale o verticale.

Altri strumenti: Coltello (Ghollab), Pettine (Shane), Forbici (Gheichi), Tiratrama (Pudkesh).